18 marzo 2025

Intervento di Luca Lucchese alla Start Up Factory: una riflessione sull'open innovation di fronte a startup d'eccellenza

MECSPE è ormai un appuntamento irrinunciabile per chi in Italia si occupa di innovazione. La fiera, dedicata al manifatturiero innovativo e tra le principali d’Europa, riunisce aziende ad alta intensità tecnologica da tutto il paese, sia large corporate che PMI. Ovviamente chi espone a MECSPE ha come obiettivo precipuo quello di ampliare la propria clientela, ma la fiera è anche una grande occasione di confronto e aggiornamento. Ne è un esempio la quinta edizione di Start Up Factory, spazio per gli stand di alcune tra le migliori startup d’Italia ma al contempo percorso di innovazione e momento di confronto (che, anche quest’anno, è stato coordinato dall’acceleratore e investitore in startup manifatturiere Industrio Ventures).

Il 6 e il 7 marzo, nell’ambito di Start Up Factory, i pitch delle startup si sono alternati alle tavole rotonde (Industrio Talk) e agli interventi di esperti autorevoli dal mondo della ricerca, delle professioni, della finanza e del manifatturiero innovativo: da Paolo Gregori direttore di ProM Facility di Trentino Sviluppo al professor Marino Quaresimin dell’Università degli Studi di Padova, da Lucilla Mazzeo dealflow & scouting specialist di Scientifica Venture Capital a Stefano Giacomelli, general manager di SINTECO (Gruppo Bucci), dalla dottoressa commercialista Francesca Pasqualin all’avvocato Giuseppe Valerio, entrambi dello studio Adacta. A chiudere la due-giorni è stato il direttore generale di Spreentech Ventures Luca Lucchese, che nel corso del Dialogo sull’open innovation (con l’ingegner Nicola Cerato) ha sottolineato l’importanza del confronto con spinoff e startup innovative per le aziende edili. Il settore delle costruzioni, ha sottolineato il manager, è tendenzialmente poco incline – per ragioni storiche ed economiche – all’innovazione, e le pratiche di open innovation possono giocare un ruolo prezioso nella modernizzazione del settore, e per accelerare la transizione energetica e digitale.

Luca Lucchese si è poi soffermato sui risultati conseguiti da Spreentech Ventures negli ultimi due anni: le sei startup oggetto di investimento, il lancio del corso di innovazione digitale in edilizia FondaMenti, le Spreentech Conversation. Il manager ha anche visitato i vari stand di Start Up Factory, rimanendo colpito dall’eccellenza delle soluzioni offerte da molte delle startup innovative presenti.

In generale Start Up Factory ospitava un mix di startup molto early stage e startup ormai in una fase più matura. È il caso ad esempio di MaCh3D, startup parmigiana del material testing (MT) guidata con lungimiranza da Matteo Vettori, già ricercatore all’Università di Parma, che ha partecipato anche a un interessantissimo Industrio Talk dedicato alla progettazione, al manifatturiero additivo e ai nuovi materiali. Un altro esempio è Astreo, realtà di Bologna specializzata in soluzioni all’avanguardia per il monitoraggio e l’ottimizzazione energetica industriale.

Astreo punta a digitalizzare (nonché a controllare da remoto) ogni stabilimento industriale. I sensori estraggono i dati dai macchinari e l’energy dashboard li rende utilizzabili dal management, consentendo di supervisionare la linea produttiva in tempo reale. La startup è un esempio (valido pure per l’edilizia) del valore cruciale della digitalizzazione. Quando uno stabilimento è digitalizzato e i dati sono disponibili (e anche facilmente fruibili), è possibile intraprendere azioni in tempo reale per abbassare l’impatto energetico e ambientale.

All’Industrio Talk dedicato al futuro del manifatturiero hanno poi partecipato Pio Paoloni, cofondatore di CyberEvolution, e un suo collega, Massimo Ciaffoni. La startup, attiva nel campo della network security, con sede ad Ascoli Piceno e specializzata in un’innovativa soluzione plug&play, è un brillante esempio della capacità dei territori cosiddetti “periferici” italiani di generare vera innovazione.