Andrea Fronk, coordinatore scientifico di FondaMenti: «Il digitale sta cambiando l'edilizia, noi offriamo una bussola agli operatori del settore»
Tra pochi giorni partirà la prima edizione di FondaMenti, il corso di innovazione digitale in edilizia lanciato da Spreentech Ventures e pensato per gli operatori del settore che devono affrontare la grande sfida della trasformazione digitale. Si tratta di un’iniziativa pionieristica in Italia, caratterizzata da un approccio profondamente innovativo. L’ingegner Andrea Fronk è il coordinatore scientifico del corso. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Per cominciare, ingegnere, potrebbe parlarci brevemente di lei?
Volentieri. Sono, prima di tutto, un grande appassionato di innovazione, digitalizzazione e, in generale, di tecnologia. Sono un ingegnere edile-architetto, ma confesso di aver accantonato presto le ambizioni da progettista… infatti nella mia prima esperienza in Fraunhofer Italia ho scoperto la Lean Construction. Da quel momento mi sono sempre focalizzato sui processi, sui metodi di lavoro e sugli strumenti in grado di portare valore alle imprese. Ho lavorato poi a lungo con una società di progettazione integrata: prima come BIM Coordinator e poi come BIM Manager, per arrivare infine a ricoprire il ruolo di direttore per una società di consulenza BIM. Da tre anni sono Innovation Manager per Habitech, il Distretto Tecnologico Trentino per l’energia e l’ambiente, e ho ottenuto la certificazione PMP®.
Tra pochi giorni partirà la prima edizione di FondaMenti, un’iniziativa pionieristica in Italia, caratterizzata (come è normale per un acceleratore di startup di frontiera) da un approccio molto innovativo. Quali obiettivi si pone?
Il settore delle costruzioni è in una fase di profondi cambiamenti. Storicamente parliamo di un comparto poco incline all’innovazione, ma il mondo sta cambiando, e le recenti normative negli ambiti della sostenibilità e della digitalizzazione non ammettono ulteriori deroghe. Io e i colleghi parliamo quotidianamente con professionisti e imprese del settore, e ci siamo accorti che spesso manca la consapevolezza dell’urgenza di evolversi. Ad esempio, dal 1° gennaio 2025 gli appalti pubblici al di sopra del milione di euro dovranno prevedere l’impiego della metodologia BIM: molti non sono pronti, ma tanti ignorano addirittura la scadenza.
Con FondaMenti, dunque, vogliamo innanzi tutto fare in-formazione. O meglio: intendiamo rendere consapevoli i partecipanti in merito agli aspetti regolatori del BIM, nonché ai rischi e alle criticità… e soprattutto alle opportunità. Infatti, grazie al coinvolgimento di alcuni tra i massimi esperti italiani, intendiamo far capire il potenziale del digitale e del BIM, presentando casi-studio di successo ed esempi in grado di diventare fonti di ispirazione. Un approccio, dunque, molto concreto e pratico, e in questo senso davvero innovativo; da questo punto di vista FondaMenti ha una dimensione sperimentale, ineludibile quando si vuole innovare.
E la struttura di FondaMenti?
Si tratta di quaranta ore divise in dieci pomeriggi, uno a settimana, in modo da garantire un percorso completo ma tenendo conto delle esigenze lavorative dei partecipanti.
Quali sono i pilastri di FondaMenti?
Vede, quando parliamo di tecnologia spesso tendiamo a semplificare, limitando il tema agli strumenti o alle app. Nella maggior parte dei casi si tratta di un approccio che porta risultati poco solidi nel tempo. In realtà, per aumentare davvero la produttività e ottenere dei risultati concreti, conoscere i migliori software presenti sul mercato è condizione necessaria ma non sufficiente: occorre acquisire anche la giusta attitudine, saper impostare dei processi, dimostrare leadership nel cambiamento e gestire in modo efficace i rischi. Per tale motivo FondaMenti si appoggia su tre pilastri: il BIM, il project & change management e la digitalizzazione del cantiere. Un mix che riteniamo adatto a coprire le necessità di quelle aziende che dovranno affrontare a breve la trasformazione digitale.
Chi sono i formatori?
La struttura di FondaMenti comprende tre tipologie di apprendimento. La prima prevede le classiche lezioni frontali, circa venti ore, dedicate alla disseminazione degli aspetti più teorici; ci affidiamo a esperti di livello nazionale, nella maggior parte dei casi professionisti in grado di dare una forte connotazione di pragmatismo, concretezza e semplicità. La seconda tipologia si focalizza invece sulle lectures, una collezione di casi-studio d’eccellenza raccontati dai protagonisti della trasformazione digitale; riteniamo che l’esperienza diretta di uno studio di progettazione o di un’impresa possano essere uno stimolo eccezionale per coinvolgere i partecipanti e incentivare la curiosità. La terza tipologia invece è quella dello smart lab: dodici ore dedicate a coinvolgere i partecipanti in dimostrazioni pratiche ed esercizi mirati. Su questa modalità di apprendimento ringraziamo per il supporto il Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica (DICAM) dell’Università degli Studi di Trento, che vanta anni di esperienza sul tema e mette a disposizione le aule per lo svolgimento del corso.
A chi è rivolto FondaMenti?
A tutti gli operatori della filiera delle costruzioni. È un corso introduttivo alla materia, non sono necessari prerequisiti di ingresso se non la disponibilità ad abbracciare l’innovazione e il cambiamento. Il taglio del corso, come ho già detto, è molto concreto. FondaMenti si rivolge sia a quei professionisti che hanno già maturato una significativa esperienza, e che devono quindi aggiornare il proprio bagaglio di competenze per mantenere (o anche migliorare) il posizionamento individuale o dell’azienda sul mercato, sia ai giovani talenti e ai professionisti agli esordi che vogliono prepararsi alle sfide del futuro. Parleremo di progettazione, di realizzazione, di gestione, di cantiere: è fondamentale che i partecipanti escano dal corso con una visione globale.
In che modo FondaMenti può essere utile per la carriera?
Viviamo in un contesto che procede a velocità che erano inimmaginabili fino a poco tempo fa: oggi non conta solo prendere la decisione giusta, ma anche farlo in modo rapido ed efficace. Se pensiamo a quante competenze servono per realizzare edifici e infrastrutture, ci rendiamo conto che sempre di più dovremo attingere a competenze eterogenee, specifiche e costantemente in evoluzione. FondaMenti ha l’ambizione di offrire una bussola. Vuole cioè fornire agli operatori, esperti o meno, le informazioni chiave per aumentare la consapevolezza nell’assumere decisioni corrette ed efficaci. Non si tratta solo dell’obbligo normativo del 1° gennaio 2025: crediamo che investire oggi nelle proprie competenze digitali sia un’azione estremamente lungimirante per provare a cogliere in anticipo le opportunità di business che stanno nascendo.
FondaMenti è un’occasione anche per crescere.
Sì, e per confrontarsi con professionisti provenienti da tutta Italia che condivideranno insights, esperienze e spunti di innovazione. Crediamo che il valore aggiunto del corso sia proprio nello scambio che i partecipanti potranno avere con i relatori.
Lei è il coordinatore scientifico del corso. Ci dica un po’ di più a riguardo.
Ho il privilegio di coordinare il comitato scientifico che ci ha supportato nella configurazione dei contenuti, del format e dei target. Abbiamo coinvolto l’ingegner Bombasaro, esperto PNRR per la PAT, Andrea Pellegrini di MAK Costruzioni (tra i soci fondatori di Spreentech Ventures) e la dottoressa Ambra Barbini del LAMARC del DICAM, che ringrazio per il prezioso lavoro e la disponibilità concessa. Con l’ingegner Luca Lucchese, direttore generale di Spreentech Ventures, abbiamo poi messo a terra le idee raccolte e costruito la struttura di FondaMenti. Un sentito ringraziamento anche agli sponsor dell’iniziativa: Allplan Italia, Graphisoft Italia e NTI Italy, che hanno creduto nella nostra idea e ci hanno supportato coinvolgendo a loro volta dei testimonial di successo. Non è stato un percorso facile, ma devo dire che è stato svolto un grande lavoro di squadra per un progetto che riteniamo essere molto innovativo per il nostro territorio.
Per conoscere meglio FondaMenti si visiti la pagina: https://www.spreentech.it/fondamenti/